L'epatite virale è una grave minaccia per la salute pubblica e una delle principali cause di morte in tutto il mondo, con una mortalità annuale simile a quella di altre altre importanti malattie infettive come l'HIV e la tubercolosi.1,2
A partire dalla scoperta del primo biomarcatore specifico dell'epatite virale nel 1963, l'epatologia è diventata un argomento di grande interesse.3 Sono stati fatti progressi, compreso lo sviluppo di vaccini e di cure. Eppure l'epatite virale rimane un onere per la salute globale con molti casi di infezione acuta e cronica senza sintomi o con sintomi lievi.1
Oggi, si stima che il 90% dei 354 milioni di persone in tutto il mondo che vivono con il virus dell'epatite B (HBV) e/o con il virus dell'epatite C (HCV) non sono consapevoli del loro stato.1 Se non vengono diagnosticate e trattate, queste infezioni possono progredire verso malattie gravi come cirrosi, carcinoma epatocellulare e insufficienza epatica allo stadio terminale.1