- In Italia lo scompenso cardiaco interessa più di 1 milione di persone, con un'incidenza di 80.000 nuovi casi e oltre 200.000 ospedalizzazioni all'anno1,2.
- Meno del 24% dei pazienti che ricevono la diagnosi di scompenso cardiaco ha effettuato un test per i Peptidi Natriuretici (NT-proBNP o BNP)3.
- L'80% dei pazienti riceve la diagnosi solo in seguito a un'ospedalizzazione, nonostante il 40% di loro presenti i sintomi al proprio medico già nei 5 anni precedenti4.
Esiste l'opportunità di individuare per tempo questi pazienti ma non la stiamo cogliendo. Richiedendo il test NT-proBNP, è possibile favorire diagnosi precoci e accurate5, migliorando gli esiti della patologia e riducendo le ospedalizzazioni, diminuendo al contempo di un quarto gli invii allo specialista e i costi a carico del SSN6,7.